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Ibis Ripmo AF – Test mountain bike All Mountain/Enduro 29″

Ibis Ripmo AF NX Eagle

La Ibis Ripmo AF è una mountain bike in alluminio che si pone alla base della gamma di full suspended da All Mountain/Enduro della storica casa californiana; ruote 29″, forcella da 160 mm e sospensione posteriore da 147 mm. Con prezzi a partire da 3.599,00 € permette di entrare in possesso di una bici dalle ottime prestazioni, con geometria moderna e componentistica solida e affidabile.

L’idea alla base del progetto della Ripmo AF è stata quella di rivolgersi ad un pubblico più vasto, con particolare attenzione ai biker più giovani. Rispetto alla prima Ripmo, la Ripmo AF si è evoluta con un angolo di sterzo più rilassato di un grado (64,9°), quote di reach e top tube appena più lunghe e una guidablità che permette di esaltare le doti discesistiche di una bici già piuttosto capace.

La Ripmo AF è disponibile in tre allestimenti (NX Eagle, Shimano SLX e GX Eagle), due colori (Metal e Red Savina) e quattro taglie (S, M, L e XL) con prezzi compresi fra 3.599,00 € e 4.499,00 €, oppure come solo telaio a 2.199,00 € con ammortizzatore ad aria DVO Topaz Air o 2.319,00 € con ammortizzatore a molla DVO Jade X Coil.

Nella prima parte del nostro test vi raccontiamo come è fatta questa mtb (nonché la storia del nome AF):

Nel video qui sotto la seconda parte del test con le nostre impressioni di guida:

Come sempre, un po’ di storia, ché non fa mai male

Non è la prima volta che Ibis utilizza un simile approccio nella progettazione di una mountain bike, cercando di realizzare una versione meno costosa e di simili prestazioni di una specifica bicicletta. Fin dalla nascita infatti, questo storico marchio ha sperimentato moltissmo utilizzando ogni tipo di materiale per creare dei telai che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della mountain bike. Abbiamo visto nascere capolavori grazie alla collaborazione con uomini e aziende che hanno dato un contributo fondamentale a creare il mito di Ibis: Ancotech, Gary Helfrich, John Castellano.

Photo: Ibis Cycles

Ad esempio dopo aver creato la softail in titanio Silk Ti (foto sopra) deicsero di produrre una versione economicamente più accessibile e crearono la Ripley (foto sotto), anche questo un nome che è riapparso nel moderno catalogo Ibis da alcuni anni.

Photo: Ibis Cycles

Oppure ci fu la storia di una bici veramente curiosa come la Szazbo (foto sotto), fra l’altro la prima full suspended Ibis, che utilizzava il “controverso” sistema Sweet Spot con fulcro molto alto e avanzato (sistemi anche detti URT – Unified Rerar Triangle) e che offriva molta più escursione rispetto alle concorrenti dell’epoca.

Photo: Ibis Cycles

Ecco che con la Szazbo già in produzione e grazie ad un viaggio in macchina verso Moab con John e Scot a fine ottobre 1995 furono poste le basi per una delle mountain bike più pregiate mai create da mente umana: la Bow Ti (foto sotto), una full in titanio che utilizzava la sola flessione delle tubazioni in titanio per far funzionare il carro posteriore, senza snodi di alcun tipo. Prezzo? 9.950.000 lire per il solo telaio!

Photo: Ibis Cycles

Un’altra curiosità riguarda l’utilizzo di sigle e nomi “scurrili”: uno è proprio nella sigla AF della Ripmo AF in test, cosa che vi spieghiamo nella prima parte del nostro test, il primo video “Come è fatta”, e l’altra risale a molti anni addietro: è il nome del fermaguaina per il freno posteriore cantilever. Si chiamava infatti Handjob, che significa… dai cercatelo su Google, non fatemelo scrivere. Nella foto qui sotto un esempio di come era fatto.

Photo: Ibis Cycles

Le misure (Rilevate – taglia M)

  • Peso 15,5 kg (senza pedali)
  • Verticale reale 380 mm c/f, virtuale 610 mm c/c
  • Superiore reale 585 mm c/c, virtuale 605 mm c/c
  • Angoli (valori dichiarati): sella 76° – sterzo 64,9°
  • Passo 1.215 mm
  • Carro 435 mm
  • Standover 770 mm
  • Altezza movimento centrale 343 mm
  • Stack 620 mm, reach 460 mm

Per informazioni: ibiscycles.com e 4guimp.it