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Vittoria Agarro – Test pneumatici Trail

Vittoria Agarro Trail 29″x2,35″

Test: Francesco Maggiorelli & Massimo Brignardello
Foto: Francesco Maggiorelli

La Agarro di Vittoria (qui il post della presentazione delle gomme a ottobre) è una copertura progettata per un contesto d’uso intermedio tra il XC e l’Enduro. Tutte le sue specifiche tecniche sono infatti selezionate tra le alternative tecnologiche sviluppate da Vittoria con l’obiettivo specifico di massimizzarne la versatilità d’uso.

Ad esempio la carcassa è del tipo intermedio rispetto alle tre versioni possibili, il disegno della tassellatura è ottimizzato per il bilanciamento migliore tra scorrevolezza e trazione mentre il battistrada è realizzato con quattro mescole sovrapposte a coppie per massimizzare la qualità del comportamento che ci si aspetta da ogni sua zona.

Il video test delle Agarro con le nostre impressioni di utilizzo:

Disegno del battistrada

Scorrevolezza, trazione, ingresso e tenuta in piega. Questi sono gli obiettivi che i progettisti si sono prefissati per il disegno del battistrada. La fila centrale di tasselli è a coppie di elementi leggermente angolati tra di loro e alternativamente longitudinali e trasversali al senso di marcia. I tasselli longitudinali curano la scorrevolezza dando più appoggio a terra e creando – tramite la convergenza a “V” acuta – una specie di rampa di lancio verso i tasselli trasversali, che invece sono ottimizzati per la motricità in accelerazione e l’aderenza in frenata.

Alcuni piccoli intagli paralleli sui singoli tasselli funzionano da lamelle (come nelle gomme da neve delle auto) e servono ad aumentare il grip a terra in direzioni specifiche: longitudinale al centro del battistrada, angolata nella parte intermedia e trasversale sugli speroni esterni. In questo modo aumentano anche la tenuta nella fase di ingresso in curva e quella più esterna di quando si è già in piega.

Costruzione della carcassa

La carcassa è la parte strutturale della copertura che collega il battistrada al cerchio e Vittoria ovviamente ne realizza diversi tipi a seconda delle specifiche necessità delle varie discipline. La carcassa delle Agarro è denominata Trail ed è intermedia tra quelle XC-racing e quelle da enduro. Dalle prime eredita la ricerca di leggerezza mentre dalle seconde gli accorgimenti tecnici che ne garantiscono la resistenza fisica.

La Agarro 29″x2,35″ su cerchio con canale da 29 mm misura 59 mm (2,32″) alla carcassa e 57,5 mm (2,26″) ai tasselli

L’elemento base di tutte le carcasse di Vittoria da MTB è la trama a 120 fili per pollice di nylon che avvolge l’aria in pressione, rigira internamente a talloni e di richiude sotto al battistrada sovrapponendo i due lembi liberi. Nelle carcasse da XC la trama in nylon è costituita da un foglio singolo mentre per quelle da enduro la stessa trama è realizzata con due fogli sovrapposti. Le carcasse per Trail Bike hanno trama singola come le XC-Race ma con l’aggiunta di bande laterali di rinforzo e visto che le Agarro sono destinate ai trail biker che amano guidare in discesa, i fianchi della sua carcassa dispongono anche degli inserti anti-pizzicatura presenti sulle coperture da enduro. Come dire… dei quattro livelli di robustezza sviluppati da Vittoria per la carcassa, le Agarro occupano la terza posizione, immediatamente prima di quelle da Enduro, mirando alla robustezza, sì, ma senza rinunciare alla leggerezza.

Fotogramma dal video Youtube che mostra le sei estrusioni con le 4 mescole diverse per il battistrada: è la tecnologia che Vittoria chiama 4C, Four Compounds

Il battistrada è un vero capolavoro tecnologico di Vittoria ed è realizzato con quattro mescole differenti sovrapposte a coppie. Le prime due si susseguono con la sequenza 1-2-1- sulla carcassa e successivamente vengono ricoperte dalle seconde due con un’altra sequenza alternata 3-4-3, quella della superficie a vista. In totale quindi le estrusioni di materiale sulla carcassa sono sei contro le tradizionali quattro di altre gomme concorrenti a doppia mescola. Per ogni estrusione il ciclo produttivo prevede l’addizione di quantitativi variabili di grafene che ottimizzano le prestazioni di ogni strato in funzione della propria posizione. Il grafene ha dimensioni più piccole dei vuoti delle molecole di gomma ed è usato per riempirli in misure diverse al fine di regolarne il livello di durezza con grande precisione.

Ecco quindi che il suo apporto serve ad aumentare la resistenza alla foratura nell’estrusione centrale interna, ad aumentare la durevolezza in quelle laterali interne; sulle tre estrusioni a vista il grafene serve invece a migliorare il l’aderenza sul bagnato delle fasce laterali e il grip di quella centrale, sia a livello di motricità che di adesione in frenata.

Scheda tecnica

  • Versione in prova: Vittoria Agarro Trail 29”x2,35” anteriore e posteriore
  • Peso rilevato: 951/954 grammi per i due esemplari ricevuti contro i 940 grammi dichiarata
  • Larghezza rilevata (carcassa/tasselli su canale da 29 mm): 59/57,5 mm, 2,32”/2,26”
  • Pressione min/max consigliata: 1,4 – 2,8 bar (20-40 PSI)
  • Pressione utilizzata (peso rider 78/80 kg): 1,7 bar ant. – 1,9 bar post.

Per informazioni: vittoria.com