THOK E-Bikes – La community
THOK E-Bikes: il brand che cresce con la propria community
Community significa i raduni, i test, l’accademia e quella chat con l’AD sempre aperta. Una politica che ha fatto della casa di Alba Thok un marchio cult europeo
Una delle opportunità più interessanti per le aziende, da quando i social media permettono la relazione diretta con il cliente, è la creazione di una “brand community”.
Il marchio avvia una conversazione con i clienti più appassionati, in genere attraverso una comunità on line, ma in qualche caso anche con appuntamenti dal vivo. In questo club, i partecipanti non solo interloquiscono con il brand, ma parlano anche fra loro e lo fanno sui temi che preferiscono.
Ci vuole coraggio: il brand smetterà di controllare la comunicazione che lo riguarda; è la community a dare stimoli all’azienda, che deve reagire di conseguenza. La ricchezza di informazioni che il brand può ricevere è però impagabile: nessuna società di consulenza potrà descrivere al marchio i clienti e le loro esigenze meglio di quanto facciano loro stessi.

Uno dei raid organizzati per i possessori di e-mtb a marchio THOK
La pubblicità migliore? Clienti appassionati
La cessione del controllo sulla propria comunicazione viene ripagata con uno scambio continuo di informazioni sul brand e sui suoi prodotti. Se i clienti si sentono parte di una comunità, diventano ambasciatori sinceri. In qualche caso cominciano a lavorare per il marchio stesso. La community diventa il miglior venditore.
Un caso esemplare, nel mondo del ciclismo, è quello di THOK E-Bikes, una “boutique” italiana, produttrice di high performance e-bikes ed e-mtb che si è caratterizzata per scelte particolari (no al model year; creazione di THOK point; posizionamento non solo ciclistico; personalizzazioni; consegna in tutta Europa), ma soprattutto ha puntato forte sulla comunità dei suoi clienti.
Mettendoci la faccia: sul gruppo Facebook dei THOKers, ognuno è libero di dire la sua. A rispondere a domande, problemi, curiosità e scambi di battute tra amici ci sono Stefano Migliorini (CEO dell’azienda, ex campione mondiale di BMX e bronzo in Coppa del Mondo di downhill), Livio Suppo (ex responsabile del progetto MotoGP in Ducati e poi team principal Honda Racing, con quattro titoli MotoGP) e tutto il team di Thok: Alberto, Jacopo, Stefania, Ambrogio e Marco.
Questa attenzione per il cliente finale ha contribuito a trasformare in pochi anni THOK in un marchio cult europeo.

Livio Suppo e Stefano Migliorini. La loro ricetta? Entusiasmo contagioso e contatto costante con i clienti
Chi sono i THOKers
La comunità dei possessori di una THOK è diventata una famiglia, con la community Facebook THOKers Italia come luogo di condivisione quotidiano.
Qui ci si incontra, si scambiano sensazioni, consigli ed esperienze, nascono amicizie ed è possibile interagire con l’intero staff del brand (inclusi Migliorini e Suppo). Nel mondo della bici sono pochi i casi in cui l’AD o i top ambassador del brand rispondono in prima persona.
Per problemi o informazioni è sempre possibile contattare direttamente l’azienda, oltre ai dealer specializzati del marchio, ricevendo in breve tempo consigli e assistenza, “certificati” dai commenti degli altri clienti.

Quella di THOK E-Bikes è una community in carne e ossa (soprattutto ossa, dopo la fine del banchetto)
E infine, gli incontri dal vivo
La comunità dei possessori di una THOK è diventata una famiglia, con la community Facebook “THOKers Italia” come luogo di condivisione quotidiano.
Qui ci si incontra, si scambiano sensazioni, consigli ed esperienze, nascono amicizie ed è possibile interagire con l’intero staff del brand (inclusi Migliorini e Suppo. Nel mondo della bici sono pochi i casi in cui l’AD o i top ambassador del brand rispondono in prima persona.
Per problemi o informazioni è sempre possibile contattare direttamente l’azienda, oltre ai dealer specializzati del marchio, ricevendo in breve tempo consigli e assistenza, “certificati” dai commenti degli altri clienti.

Com’era quel detto? “Chi non raida in compagnia, o è un ladro o è una spia”
L’evento creato dai clienti
In questo clima famigliare tipicamente italiano succede che gli stessi THOKers prendano iniziative: nascono spontaneamente THOK Club regionali e vengono proposti eventi nati dal basso, ma supportati dall’azienda.
È il caso della “THOK degli DEI”, organizzata in questo periodo di distanziamento sociale e mascherine da Simone, uno dei primi THOKers italiani: due giorni in sella lungo i sentieri dell’antico cammino (la “Via degli Dei”, appunto) che collega Firenze e Bologna, 140 km su sentieri utilizzati dai Romani e nel Medioevo, lungo 3.300 mt di dislivello, tra boschi rigogliosi e antichi borghi, percorrendo pavimentazioni stradali vecchie di 2000 anni.
Questo rapporto stretto con i propri acquirenti differenzia l’azienda di Alba da molti altri marchi ed è uno dei punti di forza del brand, noto a chiunque possieda una sua e-bike.
Azienda e clienti si considerano una grande famiglia, si salutano come “THOKers”: secondo la filosofia che muoversi a pedali può rendere il mondo un posto migliore; ma farlo con persone che condividono la tua passione lo renderà impagabile.
Per informazioni: thokbikes.com