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BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie

Modena – Museo della figurina. Dall’11 ottobre 2019 al 13 aprile 2020, BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie

[COMUNICATO STAMPA]

Corse velocipediste, 1896 Pubblicità estratto di carne Liebig, Londra Dalla serie di 6 figurine Sport Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Un lungo viaggio di due secoli nella storia della bicicletta, raccontata attraverso 350 pezzi, tra album e figurine. Tra le curiosità, una sezione che celebra Fausto Coppi, a cent’anni dalla nascita, e una serie di biciclette d’epoca, come la penny-farthing di fine Ottocento.

Dall’11 ottobre 2019 al 13 aprile 2020, il Museo della Figurina di Modena, una delle realtà istituzionali che fa parte di Fondazione Modena Arti Visive, presenta la mostra BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie che ripercorre due secoli di storia della bicicletta, attraverso 350 pezzi tra album e figurine.

La rassegna, curata da Francesca Fontana e Marco Pastonesi, con il patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana, è un atto d’amore verso questo rivoluzionario mezzo di trasporto, simbolo di libertà. “La libertà del pedalare – scrive Marco Pastonesi -, correre, viaggiare, sconfinare, perfino sorpassarsi e superarsi, perché in sella non si è mai soli, c’è sempre qualcuno con cui confrontarsi e accompagnarsi, ed è se stessi. E poi anche la libertà di sognare, fantasticare, inventare”.

Gino Bartali – Fausto Coppi, 1973 Su disegno di Bruno Prosdocimi Edizioni Panini, Modena Dall’album Ok Vip per la raccolta di 200 figurine Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Il percorso espositivo si apre con la sezione più squisitamente storica che analizza l’evoluzione della bicicletta e celebra i suoi pionieri: a partire dal barone tedesco Karl Drais von Sauerbronn che nel 1817 inventò la Draisina, una “macchina da corsa” spinta dalla sola forza delle gambe, passando per Pierre ed Ernest Michaux che negli anni sessanta dell’Ottocento applicarono i pedali alla ruota anteriore, fino alle rivoluzionarie e leggerissime biciclette in carbonio dei nostri giorni.

Agli esordi la bicicletta era definita “cavallo d’acciaio” e i ciclisti “cavalieri”. Le figurine documentano quindi l’evoluzione dell’abbigliamento mutuato, per gli uomini, da quello dei fantini, costituito da casacche in seta, stivali e cappellini ippici, in seguito rimpiazzati da abiti più pratici che lasciano scoperte gambe e braccia. È però il vestiario femminile a subire le trasformazioni maggiori: il nuovo mezzo di trasporto rende necessario l’abbandono delle gonne ottocentesche a favore di gonne-pantalone, galosce e stivaletti, per muoversi agevolmente senza rinunciare all’eleganza.

Il tandem ideale, ca. 1900 Su disegni di B. Moloch (Alphonse Hector Colomb) Pubblicità varie Dalla serie di 12 figurine Scene comiche con biciclette Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Una sezione della mostra mette in evidenza quanto guidare una bicicletta, per una donna, fosse comunque molto più complicato che per un uomo: basti pensare che la versione femminile del modello Ariel aveva due pedali su un solo lato della grande ruota anteriore, per cui le signore erano costrette a cavalcare all’amazzone.

L’uso del biciclo da parte delle donne viene costantemente osteggiato sia dai moralisti che lo ritenevano poco decoroso, sia dai medici, secondo cui sconvolgeva il sistema nervoso, danneggiava gli organi di riproduzione ed esponeva al rischio di cadute. Inoltre, era opinione diffusa che una velocipedista perdesse quella grazia e quel fascino che si conveniva a una signora: lo sforzo fisico arrossiva la pelle e gli occhi, scompigliava i capelli e rinsecchiva il fisico. È solo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, supportata anche dalle riviste femminili dedicate al cavallo meccanico, che la moda della bicicletta si diffonde in modo capillare e persino al gentil sesso si riconoscono gli effetti benefici del pedalare.

Biciclette e ciclomotori Gloria, 1950-55 Su disegno di Franco Mosca Ristampa di una cartolina pubblicitaria Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

La mostra prosegue con una serie di copertine di riviste, cartoline e bolli chiudilettera, di norma tratti da cartelloni pubblicitari e dedicati a particolari marche di bicicletta o a componenti come selle, fanalini e mozzi. Tra quelle esposte, alcune grafiche realizzate da artisti quali Plinio Codognato e Leopoldo Metlicovitz.

La sezione “Attenzione, ciclisti in giro” propone figurine di fine Ottocento-inizio Novecento che ironizzano sulle difficoltà dei primi ciclisti e sul contrasto tra vecchi e nuovi mezzi, raffigurando cani che azzannano ruote, scontri con pedoni e cavalieri, ingorghi stradali, capitomboli vari. Alcune serie dedicate al mondo del futuro prefigurano soluzioni innovative come i fanali per le auto, per evitare le collisioni con ciclisti e pedoni al buio, o la nascita della Società protettrice dei pedoni contro i nuovi mezzi di locomozione. Queste ultime introducono al tema della sicurezza stradale, su cui la mostra ha inteso porre l’accento e su cui ancora tanto resta da fare per scongiurare la strage silenziosa che racconta la morte di un ciclista al giorno.

Ciclismo 1839-1939, 1939 Pubblicità sigarette John Player & sons, Nottingham Album per la raccolta di 50 cigarette card Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Una parte dell’esposizione si concentra sui concorsi a premio associati alle figurine, che conobbero un vero e proprio boom nell’Italia degli anni trenta: tra i vari regali da scegliere o premi da vincere, la bicicletta non manca quasi mai.

La mostra si conclude con le sezioni dedicate alle corse e ai ciclisti, attraverso figurine di campioni, all’epoca considerati veri e propri eroi, e imprese che nel dopoguerra restituirono agli italiani l’entusiasmo e la voglia di sognare, dando loro nuovi simboli nei quali riconoscersi.

Il velocipede, 1950 Pubblicità caffè Lavazza, Torino Dalla serie di 6 figurine Veicoli Ottocento Courtesy Comune di Modena, Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Una vetrina, infine, rende omaggio a Fausto Coppi, di cui nel 2019 ricorre il centenario della nascita e nel 2020 il sessantesimo della morte.

All’interno del percorso espositivo, s’incontrano anche alcuni esemplari di biciclette, come quella del ciclista Romeo Venturelli, concessa in prestito dal Comune di Pavullo nel Frignano, quella da barbiere proveniente dal museo Ciclocollection di Riva del Garda e una penny-farthing di fine ‘800 dalla collezione di Giannetto Cimurri.

BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie
Modena, Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103)
11 ottobre 2019 – 13 aprile 2020

Orari
Mercoledì-giovedì-venerdì: 11-13 / 16-19
Sabato, domenica e festivi: 11-19

Ingresso
Intero €6,00| Ridotto €4,00
Ingresso libero: mercoledì | prima domenica del mese | 12 ottobre Giornata del Contemporaneo

Informazioni
Tel. +39 059 2032919 | www.fmav.org

Eventi collaterali

Ogni sabato alle 16.30 è prevista una visita guidata alla mostra BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie. Le visite guidate rientrano nel costo del biglietto valido per accedere alla mostra.

In collaborazione con FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Modena

BICICLETTATA CITTADINA E VISITA ALLA MOSTRA

venerdì 18 ottobre 2019, ore 18.30
M’ILLUMINO DI PIÙ 

Fondazione Modena Arti Visive aderisce alla biciclettata cittadina annuale promossa da FIAB- Modena insieme ad altre associazioni cittadine, nata con l’obiettivo di sensibilizzare i ciclisti sulla necessità di rendersi ben visibili di notte, per circolare su strada in sicurezza, con le luci e i dispositivi previsti dal Codice della strada. Il ritrovo, per ciclisti di tutte le età, è alle ore 18.30 sotto gli spalti del Parco Novi Sad: alle 19 partirà una breve biciclettata in notturna per il centro città, guidata da cargo-bike, tutti rigorosamente illuminati. L’evento si concluderà al Museo della Figurina: i partecipanti potranno parcheggiare le loro biciclette all’interno del Chiostro di Palazzo Santa Margherita e partecipare alla speciale visita guidata della mostra Bici davvero! Velocipedi, figurine e altre storie, prevista alle 20 e condotta dalla curatrice Francesca Fontana.

In occasione dell’evento, l’ingresso alla mostra sarà libero e gratuito a partire dalle ore 19.  

INCONTRI

Mercoledì 6 novembre 2019, ore 18
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
FAUSTO COPPI: UNA LEGGENDA A DUE RUOTE
Incontro con Marco Pastonesi, giornalista e curatore della mostra

Era il 29 maggio 1940 e si correva l’undicesima tappa del Giro d’Italia, la Firenze-Modena di 184 chilometri appenninici. Quel giorno, sulla strada verso il capoluogo modenese, nacque il mito di Fausto Coppi: uno dei nomi leggendari del ciclismo italiano, che in soli vent’anni di carriera si aggiudicò 151 corse su strada, 58 delle quali per distacco e 83 su pista, indossando per 31 giorni la maglia rosa del Giro d’Italia e per 19 la maglia gialla del Tour de France.

A cento anni dalla nascita e quasi sessanta dalla sua morte, l’incontro con Marco Pastonesi – giornalista sportivo e curatore della mostra – ripercorre l’ultimo anno di vita del grande campione attraverso aneddoti, curiosità e documenti inediti, rendendo omaggio alla figura straordinaria di Fausto Coppi e al suo stile impeccabile – una perfetta fusione di “muscoli e telaio” – rimasto nel cuore dell’Italia intera.

Ingresso libero.

Marco Pastonesi (Genova, 1954), ex giocatore di rugby di serie A e B, ha lavorato per ventiquattro anni alla Gazzetta dello Sport. Ha seguito diciotto Giri d’Italia, dieci Tour de France e un’Olimpiade, oltre a quattro Giri del Ruanda e uno del Burkina Faso. Alle due ruote e alla palla ovale ha dedicato numerosi titoli, prediligendo ogni volta un’ottica originale. Negli Angeli di Coppi (Ediciclo, 1999) ha ripercorso le gesta del Campionissimo e nei Diavoli di Bartali (Ediciclo, 2016) quelle di Ginettaccio, sempre dal punto di vista di chi gli correva accanto, contro e soprattutto dietro. Per la casa editrice 66thand2nd ha pubblicato Pantani era un dio (2014), L’Uragano nero. Jonah Lomu, vita morte e mete di un All Black (2016), con cui ha vinto il premio Bancarella Sport 2017, e Coppi ultimo (2019).

Mercoledì 18 dicembre 2019, ore 18
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
PEDALARE OLTRE OGNI LIMITE: IL CICLISMO ESTREMO E LA FELICITA’
Incontro con Omar Di Felice, atleta, e Marco Pastonesi, giornalista sportivo e curatore della mostra

Tutto ciò che supera i normali standard del ciclismo “tradizionale” è definibile ultracycling. Rientrano in questa categoria le prove massacranti a partire dai 300 km in su, quelle di durata (12-24-48h), fino alle corse su tracciati di oltre 1000 km. Il concetto stesso di ultracycling è qualcosa che va oltre la sfida con il proprio avversario, è prima di tutto una sfida contro se stessi, la ricerca e il superamento dei propri limiti fisici e mentali.

Alle imprese estreme in bicicletta e, soprattutto, alla filosofia dietro a questi sforzi straordinari, è dedicato l’incontro con il giornalista sportivo Marco Pastonesi e con Omar Di Felice, l’atleta italiano che nel 2018 ha percorso su due ruote, per la prima volta in inverno, oltre 1300 km sulla Arctic Highway, coronando il sogno grandioso di sfrecciare sui ghiacci con la sola forza delle sue gambe, attraversando distese sconfinate, tanto remote e inospitali quanto suggestive ed emozionanti.

Ingresso libero.

Omar Di Felice (Roma, 1981) è rimasto folgorato da Pantani nel 1994 e da quel momento ha dato avvio alla sua avventura con la bicicletta. Dopo aver corso tra le categorie agonistiche del ciclismo tradizionale coronando la sua carriera con un anno tra le fila dei professionisti, nel 2012 ha deciso di passare all’ultracycling. In questo sport estremo, che pratica tuttora cimentandosi per lo più in imprese invernali, è eccelso in diverse competizioni italiane e internazionali. Fra le altre, ha vinto Le Raid Provence Extrême 2014 e 2015 (600 km), il Tour du Mont Blanc 2015 (330 km), l’Ultracycling Dolomitica 2015-2016 (616 km) e l’Italian Endourance 24 Hours Championship 2018, oltre a essersi laureato campione italiano di specialità nel 2015 e 2017. Nel 2018 ha compiuto la traversata del Canada Artico pedalando per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato interamente l’Islanda durante l’inverno. Le sue imprese sono raccolte nel libro Pedalando nel silenzio di ghiaccio. Il ciclismo estremo e la felicità (Rizzoli, 2019).

Mercoledì 4 marzo 2020, ore 18
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
UNA BICI PER ESSERE LIBERE. STORIE DI DONNE OLTRE LE CONVEZIONI
Incontro con Francesca Fontana, curatrice della mostra

Oggi considerata per lo più per la sua valenza ecologica, la bicicletta è stata anche un’importante strumento di libertà ed emancipazione, soprattutto femminile. Grazie alle due ruote, le donne diventarono a poco a poco più indipendenti, potendo raggiungere in autonomia mete che prima sembravano inarrivabili, mentre il loro abbigliamento si modificava per diventare sempre più pratico e funzionale.

L’incontro con Francesca Fontana, curatrice della mostra, ripercorre le tappe dello stretto rapporto che, da fine Ottocento ai giorni nostri, lega la donna alla bicicletta, raccontando le vicende di alcune celebri donne-cicliste. Come Alice Hawkins, storica suffragetta che promosse i diritti delle donne indossando i pantaloni mentre inforcava una bicicletta, oppure Annie Londonderry, prima a compiere il giro del mondo su una bici nel 1894, o ancora Alfonsina Strada, nata a Castelfranco Emilia, che nel 1911 stabilì il record mondiale di velocità femminile, gareggiando a due Giri di Lombardia e, nel 1924, al Giro d’Italia. Per rendersi conto di come la bici sia da sempre considerata strumento di libertà e indipendenza, basti pensare che ancora oggi alcuni Paesi ne vietano l’utilizzo alle donne, impossibilitate così ad acquisire autonomia e a riappropriarsi del proprio corpo e dei propri spazi.

Ingresso libero.

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

Dal 21 gennaio al 31 marzo 2020
Cinema Astra, Via Francesco Rismondo 21, Modena
BICI AL CINEMA
In collaborazione con Cinema Astra, Modena

In occasione della mostra Bici davvero! il Cinema Astra di Modena propone una rassegna di quattro appuntamenti dedicati al fascino del mondo a due ruote che spaziano tra i grandi classici del cinema e film documentari sul ciclismo. Il programma prenderà avvio il 21 gennaio 2020 alle 20.45, con Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (Italia, 1948).

Presentando il biglietto della mostra Bici davvero!, per tutti gli appuntamenti gli spettatori avranno diritto a una riduzione sul biglietto di ingresso in sala.

Il calendario completo della rassegna sarà presto disponibile sul sito www.fmav.org e su www.cinemaraffaello.it

PROGRAMMA PER BAMBINI E FAMIGLIE

Domenica 13 ottobre, dalle 11.30 alle 13 e dalle 15 alle 17.30
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
L’ANTICO GIOCO DEL CICLO-TAPPO
in occasione di F@MU – Giornata nazionale delle Famiglie al Museo
in collaborazione con la Federazione Italiana Giuoco Ciclo-tappo

Quando l’Italia ancora faceva il tifo per Coppi e Bartali, i bambini si trovavano in cortile a giocare con piste disegnate col gessetto e, immaginandosi campioni del ciclismo, facevano gareggiare a piccoli colpi i tappini a corona recuperati dalle bibite. Che fine ha fatto quel gioco capace di appassionare intere generazioni di bambini? Una giornata per riscoprire l’antico gioco del Ciclo-tappo e mettersi alla prova in divertenti sfide per famiglie.

Dalle 11.30 alle 13: laboratorio di costruzione dei tappini, dimostrazione e prove sul circuito di gara, apertura delle iscrizioni alle gare del pomeriggio

Dalle 15 alle 17.30: laboratorio di costruzione dei tappini e inizio delle gare per famiglie (possono partecipare squadre composte da un bambino accompagnato da un adulto), che si svolgeranno ogni 15 minuti.

In occasione di F@MU, l’ingresso al Museo della Figurina sarà libero e gratuito, così come la partecipazione al gioco e alle attività di laboratorio. Non è necessaria la prenotazione anticipata.

Sabato 2 novembre 2019, dalle ore 15.30 alle 18.30
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
FIGURINE E CIOCCOLATO: UN BINOMIO PERFETTO!
in occasione di Sciocolà – Festival del cioccolato

Crea un dolce pensiero da regalare a una persona speciale con le originali immagini del Museo della Figurina e scopri lo stretto legame che da sempre collega la storia del cioccolato a quella delle figurine.

Laboratorio a ciclo continuo per tutti, dai 6 anni in su. Non è necessaria la prenotazione.    

Sabato 7 dicembre 2019, dalle ore 15.30 alle 18.30
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
ANTICHI TIMBRI PER REALIZZARE I PROPRI BIGLIETTI DI NATALE

Come augurare un Buon Natale alle persone a te più care? Al Museo della Figurina ti aspettano antichi timbri, colori e carte per realizzare il tuo personale e speciale biglietto di auguri.

Un laboratorio a ciclo continuo per tutti, dai 4 anni in su. Non è necessaria la prenotazione. 

Gennaio 2020 (data da confermare)
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
BICI DA RI-CICLARE

Un laboratorio a cura di FIAB-Modena, nel quale i partecipanti saranno coinvolti nella costruzione di una originale bicicletta donando nuova vita a vecchi manubri, sellini e ingranaggi.

Laboratorio per tutti dai 7 anni in su, prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente al laboratorio (scrivere a edu@fmav.org oppure telefonare al numero 059 224418 / 059 2032919).

Sabato 8 febbraio 2020, ore 16
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
DUE RUOTE A FUMETTI

Un laboratorio per scoprire l’importanza di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto. Partendo dalle figurine esposte in mostra Bici davvero!, i bambini compiranno un viaggio sensoriale nell’universo a due ruote e realizzeranno una personale e fantasiosa striscia a fumetti.

Laboratorio per bambini dai 6 agli 8 anni, prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente al laboratorio (scrivere a edu@fmav.org oppure telefonare al numero 059 224418 / 059 2032919).

Marzo 2020 (data da confermare)
Palazzo Santa Margherita – Museo della Figurina, Corso Canalgrande 103, Modena
CICLO-RIPARAZIONI

Scopri come mantenere in forma la tua bici! Diamo il benvenuto alla primavera con un laboratorio a cura di FIAB-Modena nel quale imparare le buone abitudini di manutenzione e piccole riparazioni per la propria bicicletta.

Laboratorio per tutti dai 7 anni in su, prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente al laboratorio (scrivere a edu@fmav.org oppure telefonare al numero 059 224418 / 059 2032919).